Un tempo, molto prima dell'era del telefono, degli sms e della posta elettronica, le persone comunicavano scrivendosi lettere.
Carta e penna consentivano di scandagliare a fondo pensieri, speranze, timori e sogni, gettando via fogli su fogli finchè non si riusciva a rendere esattamente il proprio pensiero. La tecnologia moderna ci consente di comunicare a velocità supersonica e di pubblicare su internet diari privati con le nostre riflessioni più intime. Ma la comodità ha un prezzo.

Nella fretta, furia o semplice pigrizia dei mezzi moderni, spariamo comunicazioni a raffica con errori di grammatica e d'ortografia, in stati d'animo ostaggio dell'emotività. GRIDIAMO le nostre parole usando le maiuscole, punteggiamo le nostre frasi con le faccine e dimentichiamo la punteggiature e l'uso delle maiuscole quando servono davvero.

Ci siamo semplicemente scordati del potere della parola scritta e del fatto che le nostre mail i siti web e i blog diventano di dominio pubblico nel momento in cui pigiamo il tasto di invio. Prima di far infuriare inavvertitamente la vostra amica, oppure di scrivere qualcosa che altrimenti non osereste mai dire in pubblico, ricordate che, su internet, la maleducazione si amplifica. Attivate il controllo ortografico del vostro computer, il vostro buon senso e fate buon uso del tasto "cancella".

E che dire delle catene di Sant'Antonio?
"Se inoltri questa mail a tutte le persone che conosci, sarai fortunato per tutto il resto della tua vita!" E avrai intasato la posta elettronica di un sacco di gente, scatenato l'apertura di decina di finestre pop-up e trasmesso virus a più non posso.

Mostrate rispetto (e buon gusto) facendo sì che l'inoltro di una barzelletta, di un'immagine o di una videoclip sia l'eccezione, non la regola. E guardatevi bene dall'inoltrare messaggi potenzialmente offensivi, soprattutto se hanno per oggetto temi di politica o religione.